Nuovo record per il “cybersquatting” nel 2017

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Nuovo record per il “cybersquatting” nel 2017

La WIPO ha fornito i dati relativi al fenomeno del “cybersquatting”, consistente nella registrazione a scopo speculativo di un nome di dominio corrispondente al nome di un marchio altrui o a quello di un personaggio famoso.
Nel 2017 la WIPO ha trattato 3.074 casi nell’ambito della procedura contenziosa Uniform Domain Name Dispute Resolution Policy (UDRP).

Gli Stati Uniti risultano il Paese in cui ha avuto origine la maggior parte dei casi UDRP con 920 casi registrati nel 2017, seguiti da Francia (462), Regno Unito (276), Germania (222) e Svizzera (143).
Tra i settori principali coinvolti nei contenziosi si annoverano quello bancario e finanziario (il 12% di tutti i casi), la moda (11%), Internet e IT (9%), l’industria pesante e le macchine (8%), e cibo, bevande e ristoranti, biotecnologia e prodotti farmaceutici, elettronica, intrattenimento e vendita al dettaglio al 6% ciascuno.

Tra i marchi più noti coinvolti in tali dispute si annoverano Philip Morris, Michelin, AB Electrolux, Carrefour, Virgin e LEGO.

Cit. Marchi e Brevetti Web