L’EPO pubblica i dati definitivi sui depositi di brevetti europei nel 2014

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L’EPO pubblica i dati definitivi sui depositi di brevetti europei nel 2014

26 Febbraio 2015

L’EPO pubblica i dati definitivi sui depositi di brevetti europei nel 2014

L’EPO ha pubblicato i dati finali relativi ai depositi delle domande di brevetto europeo nel 2014.

I brevetti europei depositati nel 2014 sono 274.000 a fronte dei 266.000 del 2013 (ne consegue un incremento del 3,1%).

I brevetti europei concessi nel 2014 risultano essere 64.600.

I Paesi in testa alla classifica risultano nell’ordine:

  • Paesi Bassi
  • Francia
  • Regno Unito

Nessuna variazione per Germania e la Svezia, mentre si registra un calo di per Paesi come la Finlandia, la Svizzera e la Spagna.

Per quanto riguarda il fronte extra UE, l’EPO riferisce una forte crescita delle registrazioni provenienti da Cina e Stati Uniti; contrariamente, i depositi del Giappone sono diminuiti rispetto al 2013.

La domanda di protezione brevettuale in Europa è pertanto, per il quinto anno consecutivo, in costante crescita.

Analizzando i dati più nel dettaglio osserviamo i seguenti dati aventi ad oggetto i depositi delle domande di brevetto europeo:

i depositi della Germania rappresentano l’11% del totale, seguiti da Francia (5%), Svizzera e Paesi Bassi (3%), il Regno Unito, Svezia e Italia (2%).

Come negli anni precedenti, circa due terzi dei depositi provengono da paesi non europei: quelli degli Stati Uniti rappresentano la quota maggiore con il 26%, seguiti da Giappone (18%), Cina (9%) e Corea (6%).

La Cina in particolare continua la sua spettacolare ascesa con un aumento di ben il 18,2%.

In tema di crescita e calo, la situazione nell’UE varia a seconda dei paesi:

  • Paesi Bassi (+ 9,1%)
  • Regno Unito (+ 4,8%)
  • Francia (+ 4%)
  • Polonia (+ 21,5%)
  • Slovenia (+ 12,6%)
  • Portogallo (+ 7,6%)
  • Turchia (+ 6,2%)
  • Austria (+ 4,5%)
  • Danimarca (+ 2%)
  • Belgio (+ 1,8%)
  • Italia (+ 0,5%)
  • Svezia (0%)
  • Germania (-0,8%)
  • Finlandia (-9,3%)
  • Svizzera (-3,1%)
  • Spagna (-2,1%).

 

Le stime dell’EPO mostrano che nel 2014 il 30% delle domande proviene da piccole e medie imprese, il 6% da università o istituti di ricerca e il restante 64% dalle grandi imprese.

Pe quanto riguarda i settori, la tecnologia medica è il campo con la maggior parte delle richieste e la quota europea è al 41%, davanti a imprese statunitensi con il 39%.

La crescita più importante da parte delle imprese europee è stata nel settore delle biotecnologie (+ 15,9%), dove detengono una quota del 56%.

Le imprese europee hanno dominato anche nel settore della tecnologia dei trasporti, in particolare il settore automobilistico e aeronautico, con una quota del 59% (crescita del + 2,4%).

Buono anche il settore delle macchine elettriche con una quota del 47% (+ 6,9%).

Solo nel settore della Computer Technology le imprese europee, con la loro quota del 29%, rimangono alle spalle degli Stati Uniti (38%).

 

Cit. Marchi e Brevetti Web